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Masterplan di Alduqum, Oman

AlDuqm Oman. Piano generale
Struttura geometrica di un isolato

Il boom urbanistico di straordinaria portata che ha investito la Penisola Arabica è un fenomeno che la vede protagonista e addirittura all'avanguardia sulla scena mondiale dell'architettura contemporanea. I paesi della Penisola Arabica hanno messo in moto una rapida modernizzazione avviando una progressiva riconversione dell'economia, basata sull'esportazione degli idrocarburi, in direzione di uno sviluppo della finanza e del turismo, senza dimenticare le proprie radici culturali. In alcuni casi, però, le tradizioni locali sono state, soppiantate da uno sviluppo che ha imposto schemi stereotipati finalizzati a un “progresso ad ogni costo”. Questa rapida modernizzazione, spesso intesa come sinonimo di occidentalizzazione, ha influito anche sul vocabolario urbano avviando trasformazioni al carattere della città e ai valori della tradizione islamica.

In una riflessione critica intorno alle nozioni di urbanità, comunità e sostenibilità alla scala del quartiere, della città e della strada, diventa centrale il recupero di tradizioni insediative che ancora oggi possono offrire le condizioni spaziali per uno sviluppo più organico delle proprie potenzialità economiche e culturali, dell’innovazione, della compatibilità ambientale, e di un più equilibrato ed efficace modello di mobilità.

Pertanto, la programmazione dello sviluppo urbano di Alduqm dovrà scaturire anche da un nuovo interesse verso l’urbanistica e l’architettura islamica proponendo apparati edilizi rinnovati e adattati alla situazione ambientale, reinterpretando, per quanto possibile, i modelli insediativi della città araba, creando un effettivo legame di continuità tra la storia e le nuove prospettive. Solo dalla combinazione d’innovazione tecnologica ed elementi tradizionali della cultura araba potrà intraprendersi il cammino verso un futuro sostenibile, preservando al tempo stesso l’arte e la cultura del passato.

Basandosi sulle caratteristiche storiche, sulle risorse naturali e sulle aspirazioni della comunità si dovrà sviluppare la visione di ciò che questo nuovo luogo può diventare.

Valorizzando le risorse naturali esistenti, nella città costruita tra il mare e il wady, dovranno unirsi natura e ambiente costruito in una simbiosi tra l’acqua come elemento naturale e la città in quanto elemento artificiale.

La struttura urbana dovrà considerare le relazioni tra tutti i componenti del luogo: case private, strade, edifici pubblici, spazi aperti, paesaggio circostante e garantire alla gente di muoversi in modo efficace attraverso un ben articolato sistema viario.     

L’urban design dovrà tener necessariamente conto dell’importanza dello spazio pubblico legato alla lunga durata; della necessità di una separazione netta tra spazio pubblico e privato; dell’organizzazione della viabilità come un sistema gerarchico; della necessità della suddivisione, della frammentazione, della lottizzazione (livello di intervento intermedio tra il tracciato dello spazio pubblico e l’edificazione); delle affinità tra le dimensioni dei lotti, le tipologie architettoniche e quelle urbane.

Sulla base di un progetto-processo verranno individuate le regole tipo-morfologiche (struttura e possibili dimensioni degli edifici, il modo di rapportarsi tra loro e con gli spazi aperti, definendo orditure e nuove urbanità) alle quali assoggettare i singoli interventi attuativi, che portino alla realizzazione di edifici non necessariamente identici, ma comunque  privi di eccessivo individualismo.

Per la sistemazione dello spazio pubblico sarà indispensabile stabilire le larghezze delle strade, i limiti e/o confini dei lotti e definire le relative caratteristiche; controllare la distanza tra limiti e costruzioni, gli allineamenti; definire le tipologie edilizie.

L'introduzione di un sistema stradale di tipo gerarchico, che combina la facilità di accesso con la privacy e la sicurezza, presuppone la creazione di una rete di circolazione differenziata: pedonale interna, che consente il movimento tra le aree residenziali e le strade collegate con i sistemi di trasporto pubblico, secondaria commerciale, principale.

Nell’identificazione dei luoghi pubblici si terrà conto della stretta relazione esistente tra lo spazio aperto e gli edifici che lo delimitano, quindi del rapporto tra i volumi controllati anche in funzione delle spazialità esterne che si vengono a creare, e della commistione di funzioni, della coagulazione di strutture di servizio, culturali, ricreative, in grado di attirare il pubblico.

Nell’organizzazione radiale del Master Plan di Alduqm è logico pensare a spazi che fungono da cerniera tra le diverse parti residenziali, commerciali e direzionali della città. La qualificazione formale e funzionale delle parti, vivificate dallo svolgersi di svariate funzioni e attività, determina la proposizione di un sistema che pone in relazione la forma costruttiva con le modalità d'uso, considerando quest'ultime come molteplici e variabili.

La progettazione delle parti residenziali contribuirà al processo di “densificazione” e controllo del territorio urbano composto da una serie di spazi concatenati.

La struttura urbana dovrà disegnare gerarchie di spazi che, pur riferendosi in parte ad un  modo tradizionale di costruzione dei rapporti pieno/vuoto e spazio pubblico/spazio privato, prefigurano nuove possibili interpretazioni coerenti con le mutate esigenze in atto.

Riteniamo interessante riflettere su come nel mondo arabo lo sviluppo della geometria non euclidea, introducendo la possibilità di estendere la bellezza di geometrie tradizionali alla terza dimensione, in passato abbia modificato i manufatti prodotti dagli artigiani islamici, non solo come oggetti di design, e come oggi possa influire sull’architettura della città.

I nuovi elementi architettonici, gli edifici e le condizioni geometriche di ordine spaziale dovranno essere tema per la ricerca di un’architettura della città islamica come contesto fisico di conseguenze del passato.

 Recuperando alcune forme architettoniche e compositive della tradizione islamica, potrebbe porsi (per esempio) come elemento base di un layout geometrico dell’isolato un sistema a cul-de-sac, che offre una serie di vantaggi: garantisce sicurezza e privacy, un buon accesso veicolare, consente il movimento pedonale tra le case, senza dover necessariamente uscire su spazi pubblici, e  dispone di una grande area centrale da destinare alla sistemazione del verde e dell’acqua necessari al miglioramento del microclima.

Caratteristiche indispensabili per il suo corretto funzionamento sono la necessità di dare un senso di chiusura, restringendo visivamente l'ingresso; un dimensionamento tale da consentire un agevole movimento pedonale fino alla sua chiusura.

Pertanto, una possibile unità base ottimale per garantire una varietà di attività in sicurezza potrebbe essere costituita da uno schema geometrico a nove lotti, di seguito riportato, che più volte ripetuto e diversamente assemblato può costituire una delle ossature dei quartieri residenziali.

  © 2014 by PAOLO MUNGIOVINO ARCHITETTO

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