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Restauro dell'ex convento dei Padri Crociferi a Catania

Ex Convento dei Crociferi
Pianta piano interrato
Pianta primo piano
Pianta secondo piano
Prospetto su Via Crociferi
Prospetto Via La Rosa Buccheri
Sezione Est-Ovest
Prospetto Via Sangiuliano
Sez. Nord-Sud
Scala antincendio (part. costrutt.)
Scala antincendio (part. costrutt.)
Via Crociferi
Il cortile prima dell'intervento
Cortile dopo l'intervento
Il cortile
Corridoio Sud prima dell'intervento
Corridoio dopo l'intervento
Scalone principale restaurato

L’ex convento dei Crociferi occupa quasi per intero l’isolato compreso tra la Via Crociferi, l’asse di Via Sangiuliano, la Via La Rosa Buccheri e la Via Sant’Elena. All’estremità nord dell’isolato in aderenza con il complesso è ubicata la chiesa di S. Maria della Dagàla, detta dei Crociferi.

La struttura urbana dell’area, facente parte di quel disegno settecentesco generato dai due assi principali, di Via Etnea e di Via Sangiuliano, ripropone “l’incrocio” di strade come elemento di riferimento nella ricostruzione della città di Catania, dopo il terremoto del 1693. La precisa geometria dell’incrocio di strade, qui viene rispettata nonostante la forte pendenza (fino al 14 %) necessaria per raggiungere la collina di Montevergine (San Nicolò all’Arena), sede dell’acropoli dell’antica città. Questa circostanza enfatizza i successivi incroci con le strade ortogonali che, attraversando la Via di Sangiuliano, aprono prospettive barocche di grande effetto scenografico.

Una qualificazione particolare ha la via Crociferi che nasce come suggestivo asse dell’area conventuale nella città ricostruita dopo il terremoto del 1693.

In sequenza scenografica, esaltata dalla leggera pendenza e dall’eccezionale unità stilistica, essa allinea cinque chiese e quattro monasteri, uno dei quali, verso Piazza Dusmet, la attraversa con un monumentale cavalcavia.

La localizzazione e le dimensioni dell’ex convento dei Crociferi rispecchiano l’importanza economica e politica dell’Ordine dei Padri Crociferi che nel 1696, ottenuto il consenso degli altri Ordini della città, chiedono di potere fondare la “Nuova Casa” di Catania. Il Vescovo Andrea Raggio, per l’edificazione del convento, dona 330 onze, mentre la confraternita dello Spirito Santo dona la chiesa della Dagàla.

Nel 1723, su disegno dei Padri Vincenzo Caffarelli e Antonio Barbera, si inizia l’edificazione della prima ala del convento; nel 1735 viene acquistata la casa del sacerdote Saverio Quattrocchi per potere realizzare la parte centrale della facciata di levante e nel 1755 si lavora alla ricostruzione della attigua chiesa, su disegno a pianta ovale di Francesco Battaglia e si comincia a costruire l’ala occidentale con il refettorio, la cucina e la sottostante dispensa. Nel 1779 si realizza la parte centrale dell’ala di levante con il portone, e lo scalone, durante gli anni successivi, all’interno del giardino si scava un pozzo, si costruisce la sacrestia, si completa il prospetto su Via Crociferi.

Durante il terremoto del 1818 il monastero subisce i primi danni che (vedi l’allegata indagine storica) verranno in seguito accuratamente   riparati.

Il Municipio di Catania nel 1859 completa il piano superiore dell’ala occidentale e realizza la piccola scala in muratura, con ingresso in Via M. La Rosa Buccheri, per utilizzare i locali come “Spedale di convalescenza della guarnigione militare”, successivamente viene trasformato per ospitare la “Regia scuola normale femminile” con annesso convitto.

Nel 1867, l’edifico conventuale passa di proprietà dello Stato Italiano Unitario. Nel 1875 il complesso viene ceduto dal prefetto al municipio catanese e adibito a sede di uffici giudiziari, quindi a sede scolastica e dei sindacati.

L’intervento contemporaneo più consistente sull’edificio è la sopraelevazione dell’ala orientale (su via dei Crociferi) e la creazione nel cortile di una scala di sicurezza in muratura mista e cemento armato. L’intervento è avvenuto presumibilmente negli anni ‘60 a cura del Genio Civile.

Per quanto concerne l'utilizzo dell'ex convento, l'Amministrazione Comunale di Catania ha, recentemente deliberato a favore della realizzazione del nuovo "Museo della Città ai Crociferi"

  © 2014 by PAOLO MUNGIOVINO ARCHITETTO

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